Il premio gubbio Sezione Nazionale 2015

Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici (ANCSA) e il Comune di Gubbio bandiscono il “Premio Gubbio 2015”. Il Premio intende promuovere un concreto avanzamento nelle modalità di intervento sulla città e sul territorio storico; esso è rivolto agli enti pubblici, agli operatori privati e alle Università, anche al fine di diffondere l’attenzione alle pratiche connesse alla missione storica dell’ANCSA. In questa prospettiva, nella valutazione degli elaborati sarà tenuta in particolare considerazione la capacità di interpretare in modo appropriato ed efficace gli orientamenti culturali e operativi dell’ANCSA sulla conservazione attiva e la rigenerazione del patrimonio storico-culturale delle città e del paesaggio, e in particolare: – una progettazione appropriata, capace di integrare conservazione e innovazione nell’ambito del riuso fisico, sociale, culturale ed economico del patrimonio edilizio e territoriale esistente; – un’integrazione efficace tra le previsioni urbanistiche e la progettazione architettonica; – una gestione economica e sociale degli interventi atta ad assicurare l’efficacia ai fini della tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale.

 

Il “Premio Gubbio 2015” è articolato nelle seguenti sezioni:

  1. Premio Nazionale: aperto a enti pubblici e operatori privati promotori e/o esecutori di interventi realizzati, e/o di piani e programmi attivati in Italia (approvati, adottati, o legittimati con provvedimenti analoghi), successivamente al 1° gennaio 2010;
  2. Premio Europeo: aperto a enti pubblici e operatori privati promotori e/o esecutori di interventi realizzati e di piani e programmi attivati in Paesi europei (ad eccezione dell’Italia, approvati, adottati, o legittimati con provvedimenti analoghi), successivamente al 1°gennaio 2010.
  3. Premio Nazionale per Tesi di Laurea Magistrale o Quinquennale, Dottorato di Ricerca o altri percorsi formativi Post-Laurea Magistrale: aperto a coloro che abbiano conseguito il titolo successivamente al 1° gennaio 2010, e che abbiano approfondito con contributi innovativi e originali il tema dell’intervento sulla città, sul territorio storico e sul paesaggio in forma di progetto oppure di ricerca analitica e/o teorica.

 

Venerdì 2 ore 19 in Palazzo dei Consoli, Sala Arengo, verrà inoltre inaugurata la mostra Vivere la città-Il premio Gubbio 2015.

 

NB: a differenza di quanto indicato nel programma completo delle iniziative, la conferenza stampa di presentazione dei Premi avrà luogo presso la sede della Regione Umbria, Palazzo Donini – Sala Fiume, corso Vannucci, Perugia e non più presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’orario rimane invariato.

 

RELAZIONI DELLE COMMISSIONI GIUDICATRICI E MOTIVAZIONI DEI PREMI E DELLE MENZIONI
La sezione Premio Nazionale del Premio Gubbio 2015 era aperta, come specificava il bando, a enti pubblici e operatori privati, promotori e/o esecutori di interventi realizzati e/o di piani e programmi attivati in Italia (approvati, adottati, o legittimati con provvedimenti analoghi) successivamente al 1°gennaio 2010. Piani, progetti e interventi dunque, per fare il punto su ciò che si sta facendo nei centri e nei territori storici del nostro Paese, per registrarne l’efficacia in un arco di tempo a noi vicino, e per valutare la consistenza e la qualità degli obiettivi raggiunti.

Un dato ha caratterizzato la partecipazione italiana a questa edizione del Premio: la presenza – oltre a buoni progetti realizzati – di strumenti urbanistici di elevato interesse e di originale concezione, cui l’ANCSA ha riconosciuto originalità e compiutezza: come il programma “Di nuovo in centro” presentato dal Comune di Bologna, e il “Piano di Ricostruzione” presentato dal Comune di Concordia sulla
Secchia.
Non sono mancati peraltro interventi di buona fattura realizzati su ambiti circoscritti: due riguardanti piazze di centri storici in città medio-piccole – Noto e Pastrengo – a dimostrazione che gli interventi di riqualificazione degli spazi pubblici delle città storiche sono al centro degli interessi delle amministrazioni comunali, e che riguardano sia città di straordinario valore storico-urbanistico, come Noto, sia centri minori come Pastrengo; e uno eseguito su un piccolo centro storico umbro – Rasiglia, frazione di Foligno – con il recupero di spazi, manufatti e corpi d’acqua che testimoniano l’antica vitalità industriale dell’insediamento.
Si tratta dunque di dati confortanti, perché tutti, chi più e chi meno, sembrano aver interpretato in modo efficace e appropriato gli orientamenti culturali e operativi dell’ANCSA sulla conservazione attiva e sulla rigenerazione del patrimonio storico-culturale e del paesaggio.
Un altro dato significativo di questa edizione del Premio – come peraltro quello dell’edizione precedente – è la grande diversità delle scale di intervento presenti nei progetti e nei programmi: da quella di territori vasti e articolati e di centri urbani colti nella loro identità storica, a quella di brani di città, di luoghi e di frammenti, oggetto di interventi puntuali specifici. È un dato che l’ANCSA considera come positivo, per la convinzione, più volte espressa, che quando si opera ad una scala puntiforme si debba considerare il contesto più ampio nel quale ci si trova. E viceversa.
Queste constatazioni, insieme a molte altre, sono emerse con tutta evidenza nel corso dei lavori della Commissione Giudicatrice, riunitasi a Bergamo nella giornata del 16 aprile 2015. Si è trattato di constatazioni sostanzialmente condivise, così come condivise sono state le valutazioni sui singoli progetti: che hanno privilegiato piani e programmi urbanistici originali ed esaustivi, ma anche interventi concretamente realizzati, valutati in ragione sia della loro capacità di inserirsi in disegni di portata più ampia, e dunque nella prospettiva di innescare processi di rigenerazione estesi alla città storica nel suo insieme, e sia della qualità architettonica raggiunta.

 

A conclusione dei propri lavori, la Commissione ha deciso pertanto, all’unanimità, di conferire il Premio al Comune Bologna per “Di nuovo in centro: attuazione di un programma per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dello spazio pubblico nel centro storico”. Ha deciso altresì di conferire quattro Menzioni d’onore: al Comune di Concordia sulla Secchia per il “Piano di Ricostruzione (Pdr)”; agli architetti Andrea Morano e Luana Rao per l’intervento di riqualificazione di “Largo Porta Reale” a Noto; all’architetto Davide Longhi, per “Pastrengo: due piazze per una comunità”, nel centro storico di Pastrengo; all’architetto Giovanni Tonti per il “Consolidamento, Ripristino e Manutenzione Straordinaria di un ex Lanificio e annessi” nel centro storico di Rasiglia.

 

PREMIO
Comune di Bologna
Di nuovo in centro: attuazione di un programma per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dello spazio pubblico nel centro storico,
Bologna

Motivazione
Il centro storico di Bologna è fra i più estesi d’Europa, e ha un’identità marcata da una rete di spazi pubblici caratterizzata dalla presenza di ben 40 chilometri di portici. In questo straordinario contesto l’Amministrazione comunale di Bologna ha varato a partire dal 2011 un programma di politiche urbane integrate, mirate a rendere il cuore della città sicuro, confortevole e piacevole a viversi. Questo programma si basa su azioni complementari fra loro intimamente collegate, intese a conseguire obiettivi sociali e ambientali: la molteplicità delle modalità del movimento in rapporto con i diversi caratteri dei luoghi e con le diverse circostanze d’uso, l’aumento dell’offerta di spazi pubblici di qualità, il sostegno alle attività economiche compatibili con le strutture storiche, una buona regolamentazione nell’uso degli spazi pubblici, un’efficiente modalità per la raccolta dei rifiuti in accordo con le peculiarità dei luoghi, la promozione di iniziative di collaborazione pubblico privato indirizzate alla cura condivisa della città.
Con “Di nuovo in centro” il Comune di Bologna si presenta ancora una volta con una attenzione per il centro storico che costituisce un modello di riferimento per le amministrazioni pubbliche di tutte le città. Un modello che l’ANCSA ha apprezzato per l’originalità e la ricchezza di un programma che va ben oltre le funzioni di un piano urbanistico tradizionale, valutandone positivamente l’inventività nella ricerca di azioni e politiche appropriate alle problematiche di un centro storico così vasto.
Azioni che, alla luce degli anni trascorsi dal suo avviamento, consentono di verificare sia il successo delle iniziative intraprese, e sia la capacità di implementarne i contenuti in rapporto a nuove esigenze man mano manifestatesi.

MENZIONE D’ONORE
Comune di Concordia sulla Secchia
Piano di Ricostruzione (Pdr), Concordia sulla Secchia,
Modena
Motivazione
Concordia sulla Secchia è una delle città emiliane fortemente danneggiate dal sisma del maggio 2012 che l’ha colpita soprattutto nel centro storico. È nella bassa modenese, e ospita 9.000 abitanti, 6.500 dei quali nel capoluogo.
L’Amministrazione Comunale ha redatto – e approvato nel dicembre del 2014 – un Piano di ricostruzione conforme alla Legge regionale n. 16 del 2012, presentandolo in questa sezione del Premio Gubbio.
È un Piano accurato e attento alle peculiarità della città colpita, sostenuto da un atteggiamento che valuta con coraggio, intelligenza e positività le necessarie iniziative da intraprendersi per rilanciare la città ferita; un piano che propone interventi fattibili e accuratamente verificati nelle parti più problematiche del centro storico, tenendo conto della presenza degli interventi che sono stati necessariamente intrapresi nella fase dell’emergenza immediatamente successiva al sisma.
Ed è un Piano che “progetta”, del quale l’ANCSA ha condiviso l’ipotesi di rilanciare l’identità e il ruolo del centro storico attraverso un accurato studio degli interventi post-terremoto. Apprezzando in particolare l’idea, che è parsa fertile e appropriata, di incentrarne la rinascita a partire da un’integrazione funzionale con il nuovo “polo” post-terremoto sorto nel frattempo sul margine nord orientale dell’abitato: puntando sul rilancio di Viale Garibaldi, componente strutturale del sistema delle aree centrali, caratterizzandolo in prospettiva dall’apertura di una nuova vera piazza centrale nel sito di un preesistente grande edificio – Palazzo Mari – pesantemente danneggiato dal sisma.

 

MENZIONE D’ONORE
Architetti Andrea Morano e Luana Rao
Intervento di riqualificazione di Largo Porta Reale,
Noto, Siracusa
Motivazione
Noto è città nuova, interamente ricostruita dopo il terremoto del 1693 che aveva raso al suolo l’insediamento precedente; à inscritta nella “World Heritage List” con le altre sei città dell’area che da essa ha preso il nome – è la Val di Noto – e che sono risorte negli stessi anni.
Edificata sulla base di un originale piano urbanistico, è caratterizzata da edifici di grande impatto architettonico massimamente disposti lungo il Corso che la attraversa da est a ovest. L’ingresso alla città da est è marcato da un imponente arco monumentale, la “Porta Reale” o Ferdinandea, edificata nel 1839 per celebrare la visita a Noto di Ferdinando II di Borbone.
L’intervento ha interessato l’area libera che si incontra subito dopo aver oltrepassato la porta, utilizzata fino a qualche tempo fa come parcheggio, rivisitata e riqualificata attraverso il rifacimento della pavimentazione in pietra lavica lungo l’asse del Corso e con la realizzazione di una grande superficie marmorea in pietra calcarea locale. L’insieme, liberato dalle automobili in sosta, ha acquisito in tal modo la fisionomia di una vera piazza, con un disegno che mette in luce la monumentalità della Porta accentuato da una oculata calibratura dell’illuminazione.
L’ANCSA ha riconosciuto in questo intervento il coraggio di una concezione dello spazio pubblico che si vuole confrontare con un monumento così inusuale come la Porta, apprezzando allo stesso tempo l’utilizzo di moduli e materiali legati alla tradizione costruttiva locale.

 

MENZIONE D’ONORE
Architetto Davide Longhi
Pastrengo: due piazze per una comunità,
Pastrengo, Verona
Motivazione
Pastrengo è centro collinare fra Adige e Garda, a 150 metri sul mare e a poco più di dieci chilometri da Verona.
Il nucleo storico è caratterizzato da un’edilizia urbana tipica dei centri rurali del veronese, e si apre al suo interno su due piccole piazze – Piazza del Municipio e Piazza della Chiesa – fino a qualche tempo fa utilizzate come parcheggi e spazi di attraversamento veicolare.
Utilizzando i fondi messi a disposizione da un Bando regionale per il finanziamento di progetti per la valorizzazione dei centri storici, il Comune ha avviato la riqualificazione delle due piazze, con un intervento che ha previsto la loro trasformazione in spazi per la vita quotidiana dei cittadini, per lo svolgimento di attività culturali e manifestazioni ludiche e per eventi di interesse collettivo.
Liberate dal traffico le due piazze sono state pavimentate utilizzando materiali locali – lastre in pietra della Lessinia e ciottoli di fiume – con un disegno che valorizza le connessioni funzionali e visuali con gli edifici che vi si affacciano, il municipio nella prima e la chiesa nella seconda, e valorizzando allo stesso tempo scorci visuali verso il territorio circostante. Prive di barriere che ne impediscano la molteplicità degli usi previsti, queste due piazze costituiscono esempi positivi di quelle buone pratiche che l’ANCSA sostiene per la valorizzazione degli spazi pubblici nelle città storiche, anche minori: l’impiego di materiali locali, il raccordo con gli edifici circostanti, la valorizzazione delle visuali, il riuso di elementi storici; e, ovviamente, la liberazione dal traffico e dalla sosta degli autoveicoli.

 

MENZIONE D’ONORE
Architetti Giovanni Tonti,
Maurizio Tonti e Sara Spitella
Consolidamento, Ripristino e Manutenzione Straordinaria di un ex Lanificio e annessi,
Rasiglia, Foligno (PG)
Motivazione
Rasiglia è una frazione del Comune di Foligno, un borgo storico posto a più di 600 metri di altezza caratterizzato dalla presenza di canali e salti d’acqua derivati dal fiume Menotre che nel tempo hanno dato vita a una vivace realtà industriale, soprattutto nel settore tessile laniero.
In questo piccolo centro storico è stato realizzato negli anni scorsi un duplice intervento, inteso a salvaguardare e a valorizzare manufatti e spazi caratteristici della sua realtà produttiva. Il primo ha interessato gli edifici che avevano ospitato nel tempo un lanificio, dismesso negli anni Settanta; il secondo manufatti e canali di una vecchia centralina elettrica, anch’essa dismessa negli stessi anni.
L’ANCSA ha riconosciuto in questi interventi la volontà di salvaguardare la memoria di un piccolo centro storico, che deve la sua identità alla presenza dell’acqua e dell’energia da essa prodotta. Ha apprezzato in questo duplice intervento il risultato architettonico e ambientale raggiunto, a fronte di mezzi di impresa limitati, conseguito sia attraverso la valorizzazione di elementi anche minuti dell’insediamento, e sia utilizzando tecniche e materiali coerenti con la tradizione costruttiva del luogo.

 

BANDO
Download Bando:
Bando in italiano
Bando in inglese 

 

Download format delle tavole:
PREMIO GUBBIO 2015_ISTRUZIONI MONT. TAVOLE
PREMIO GUBBIO 2015_BASE TAV. NAZIONALE 

 

Download premiati:
Il programma: Il programma completo delle manifestazioni relative al premio Gubbio e al premio Argan 2015 (Gubbio 2-3 ottobre)
I premiati: Elenco dei vincitori e dei segnalati nell’ambito delle tre sezioni del premio Gubbio 2015 Relazione delle giurie del Premio Gubbio 2015: La relazione finale delle commissioni giudicatrici del Premio Gubbio, con elenco dei premiati e relative motivazioni, può essere scaricata qui in formato pdf.