Il premio gubbio Sezione universitaria 2012

Il Premio Gubbio di questa settima edizione dimostra anzitutto l’efficacia della formula a suo tempo adottata, e gradatamente consolidatasi, di articolare la propria struttura in tre sezioni distinte: la sezione del Premio Nazionale, la sezione del Premio Europeo, e la sezione del Premio Tesi di Laurea e Tesi di Dottorato e di altri percorsi formativi post-laurea.
La vitalità di questa edizione è testimoniata anzitutto dalla cospicua partecipazione nelle diverse sezioni (15 nella prima, 8 nella seconda e 30 nella terza), che ha visto la presenza di enti pubblici e istituzioni, comuni e università, progettisti e ricercatori, impegnati di volta in volta su tematiche e questioni di grande spessore e interesse. Appare subito, in questo esteso panorama, una vasta articolazione delle scale di intervento: grandi aggregati e vasti territori storici, centri minori e borghi rurali piccolissimi, grandi isolati urbani e minuscoli frammenti di città. Un’articolazione di scale che ben corrisponde al progressivo allargamento dei campi di interesse dell’ANCSA.
A fronte di una gamma così articolata di studi e proposte, così come di proponenti e candidati, l’ANCSA ha selezionato i lavori che meglio rispondevano ai propri orientamenti relativamente ai temi della conservazione attiva e della rigenerazione del patrimonio storico-culturale e del paesaggio: sia interventi che si fossero dimostrati capaci di integrare conservazione e innovazione, riuso fisico e riproposizione delle funzioni economiche e sociali del patrimonio storico-culturale e del paesaggio, e sia progetti in grado di rivelare un’efficace integrazione fra le previsioni urbanistiche e la progettazione architettonica; e sia, infine, proposte caratterizzate da un’ apprezzabile capacità di gestione economica e sociale dei programmi.
A tali criteri si sono dunque riferiti i lavori delle tre commissioni giudicatrici (svoltisi a Gubbio nella giornata del 28 settembre per la sezione Università e del 29 per la sezione Nazionale, e a Roma nella giornata dell’11 ottobre per la sezione Europea): lavori animati dall’autorevolezza dei membri istituzionali e degli esperti invitati, che si sono sempre conclusi con giudizi espressi all’unanimità e che hanno consentito all’ANCSA di evidenziare gli aspetti più significativi di questa edizione del Premio.
Il primo riguarda la cospicua presenza, fra gli elaborati presentati nelle due prime sezioni, di lavori che si riferiscono a interventi già realizzati o in via di realizzazione (9 su 15 in quella italiana e 6 su 8 in quella europea): interventi di grande interesse e qualità, che dimostrano che la rigenerazione urbana, insieme con il recupero delle testimonianze storiche e la valorizzazione della memoria, è una strada praticabile e fertilissima, cui partecipa attivamente l’architettura contemporanea, ove persegua approcci consapevolmente orientati a questi obbiettivi e sappia esprimersi con linguaggi appropriati.
Il secondo riguarda la partecipazione attiva al Premio da parte dell’Università: con una presenza ben rappresentativa della propria articolazione sul territorio nazionale, con lavori, tesi e ricerche che esplorano con efficacia, proprietà e ricchezza inventiva le specificità delle città e dei territori cui appartengono.
Le relazioni finali delle tre commissioni sono a cura rispettivamente di Franco Mancuso per la sezione Nazionale, di Paola Falini per la sezione Europea e di Fabrizio Toppetti per la sezione Università.

 

Franco Mancuso
Responsabile per l’edizione 2012 del Premio Gubbio

 

RELAZIONI DELLE COMMISSIONI GIUDICATRICI E MOTIVAZIONI DEI PREMI E DELLE MENZIONI
L’ANCSA ha istituito all’interno del “Premio Gubbio” la Sezione “Tesi di Laurea, Dottorato di Ricerca, Scuole di Specializzazione”, con l’obiettivo di monitorare, all’interno della Scuola, lo stato della sperimentazione intorno ai temi del progetto dell’esistente che costituiscono lo specifico della propria attività, incentivandone la diffusione e in particolare la qualità scientifico-progettuale.
La partecipazione al Premio è stata quest’anno significativa per quantità e qualità, e mostra un panorama della ricerca ricco e articolato, aggiornato e attento alle problematiche emergenti. Sono pervenuti infatti 30 elaborati, fra tesi di laurea, di dottorato e di specializzazione, da numerose realtà universitarie sufficientemente rappresentative del panorama italiano. La graduatoria formulata dalla Commissione Giudicatrice riflette la positività del bilancio; sono stati premiati infatti lavori che interessano un’ampia gamma di questioni tematiche e disciplinari: dalla relazione tra progetto architettonico e archeologia, all’innesto nei contesti storici di architetture contemporanee di completamento, ai temi della vulnerabilità sismica, al progetto di paesaggio.
L’obiettivo, in tutte, è quello di una visione del tema integrata e transdisciplinare, oltre gli specialismi e le tendenze del momento. È un risultato importante, perché sappiamo che l’Università italiana tra la fine e l’inizio del millennio non è stata esente dal fascino di un rinnovato internazionalismo basato sul primato della globalizzazione, che ha conseguentemente determinato una minore attenzione per i temi e i modi del progetto finalizzato alla qualificazione del patrimonio storico, dal paesaggio al manufatto. Ma emerge, anche dai lavori presentati a Gubbio, che questo momentaneo tentennamento della cultura progettuale italiana sembra essere ampiamente superato. Il dibattito sulla decrescita, il progressivo rientro nei ranghi dei mercati immobiliari, l’urgenza posta dalle questioni legate alla sicurezza, la chiarezza con la quale oggi finalmente appare evidente l’impossibilità di uno sviluppo per addizioni hanno riportato l’attenzione sull’esistente. Proprio su questi temi la Scuola, all’interno dei vari campi disciplinari, dal restauro al recupero e alla messa in sicurezza, dal paesaggio al progetto urbano e alla riqualificazione degli spazi aperti, lavora con fondamento scientifico mediante ricerche progettuali, storiche, metodologiche, fornendo un contributo prezioso. A conclusione dei propri lavori la Commissione ha deciso di conferire il Premio, per la sezione Tesi di Laurea, a Bruna di Palma e Felice da Silva per la tesi “Valorizzazione del Teatro romano di Neapolis. Un progetto per il centro antico”, e a Chiara Pagano e Rigels Pirgu per la tesi “Analisi degli elementi di costruzione scientifica per la redazione del piano di protezione civile per il rischio sismico di Ragusa Ibla”; ha deciso altresì di conferire la Menzione d’onore a Gioia Di Marzio per la tesi “Popoli, la città dell’acqua e del vento. Trasformazione urbana di Popoli, schema direttore per lo sviluppo sostenibile”, e a Vincenzo di Maio, con la tesi “Invito al viaggio. Tre progetti a Minori”Per la sezione Dottorato di Ricerca e altri percorsi formativi, la Commissione ha deciso di conferire il Premio a Francesca Buccafurri, Angela de Hugo Silva e Mirko Pasquini per la tesi “Un palinsesto di pietra: il castello e le mura di Taggia”, a Alessandro Tricoli per la tesi “La città nascosta. Strategie e metodi per la valorizzazione del patrimonio archeologico urbano”. Ha deciso infine di conferire la Menzione d’onore a Davide Indelicato per la tesi “Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi nei centri storici. Il caso di Villa Sant’Angelo”.

 

PREMIO EX AEQUO
Bruna di Palma – Felice da Silva
Relatore: prof. Pasquale Miano
Correlatore: prof. Renata Picone
Tema: “Valorizzazione del Teatro romano di Neapolis. Un progetto per il centro antico”
Facoltà di Architettura
Università Federico II di Napoli
La tesi (A.A. 2009/10) costituisce un contributo originale al tema di forte momento del recupero e della valorizzazione di parti di città caratterizzate dalla presenza dell’archeologia, e in generale di un palinsesto storicamente stratificato.
Il teatro di Neapolis è un caso emblematico del rapporto tra archeologia e città: la sua presenza affiora per frammenti negli spazi interclusi delle insulae che formano il tessuto antico. Il progetto pone con chiarezza di metodo e rigore di svolgimento il tema dell’innesto del nuovo nell’antico, con l’obiettivo, ambizioso, di ripensare il limite che separa le varie epoche, attraversando i tempi della città, a partire dalla volontà di re-immettere il teatro nelle dinamiche della vita contemporanea. Il risultato convince, per la rinuncia a un immediato riscontro di immagine in favore della rappresentazione della complessa stratificazione: rispetto alla quale la proposta, che si concretizza in calibrato sistema di accessibilità e servizi, costituisce l’ultimo stadio. Da sottolineare il felice esito grafico e la qualità della presentazione. 

 

PREMIO EX AEQUO
Chiara Pagano Mariano – Rigels Pirgu
Relatore: prof. Giuseppe Gangemi
Correlatore: arch. Rosario Cultrone
Tema: “Analisi degli elementi di costruzione scientifica per la redazione del piano di protezione civile per il rischio sismico di Ragusa Ibla”
Facoltà di Architettura – Università di Palermo
La tesi (A.A. 2011/12) è originale e innovativa, e si inscrive nella linea di un avanzamento teorico e operativo rispetto alle modalità di intervento sulla città e sul territorio storico con riferimento alle problematiche specifiche della messa in sicurezza del patrimonio. Il tema è trattato, secondo gli sviluppi più recenti della disciplina, superando il limite della valutazione dell’edificio singolo, estendendo lo studio alla comprensione del comportamento dell’intero sistema urbano. Il lavoro è basato su un ricco appartato di analisi, e fornisce un contributo sia sul piano della conoscenza e della applicazione operativa riferita al caso specifico di Ragusa Ibla, e sia per gli aspetti metodologici cui si riferisce: aspetti che assumono particolare pregnanza anche in rapporto alla possibilità di individuare criteri generali di intervento relativi alla conservazione attiva e alla rigenerazione dei centri storici interessati dalle problematiche del rischio sismico.

 

MENZIONE D’ONORE
Gioia Di Marzio
Relatore: prof. arch. Alberto Clementi
Correlatore: arch. Ester Zazzero
Tema: “Popoli, la città dell’acqua e del vento. Trasformazione urbana di Popoli, schema direttore per lo sviluppo sostenibile”
Facoltà di Architettura Università di Chieti/Pescara
La tesi (A.A. 2010/11) affronta il tema del paesaggio fluviale prendendo in considerazione l’intero corso del fiume Pescara, dalle sorgenti alla foce. La proposta, sviluppata con abilità e consapevolezza a partire dalle previsioni dei piani urbanistici vigenti, con particolare riferimento al PTCP, riguarda un parco fluviale che si propone come occasione di qualificazione dell’intero sistema vallivo, assumendo la componente ecologica come risorsa. Il tema della transcalarità del progetto di paesaggio è affrontato brillantemente: il progetto fornisce infatti una efficace visione strategica di area vasta integrando i sistemi delle aree e delle reti, senza rinunciare alla ridefinizione delle realtà locali specifiche. Alla scala urbana affronta la progettazione del centro di Popoli con particolare attenzione alla tessitura dei rapporti tra l’acqua e la città.

 

MENZIONE D’ONORE
Vincenzo di Maio
Relatore: prof. arch. Sandro Raffone
Tema: “Invito al viaggio. Tre progetti a Minori”
Facoltà di Architettura
Università Federico II di Napoli
La tesi (A. A. 2009/10) pone nelle premesse una questione centrale per la valorizzazione del paesaggio storico: l’invito a esplorare le parti più nascoste del territorio trascurate dai flussi turistici, soprattutto in situazioni nelle quali, come nel caso di Minori, la presenza di mete riconosciute, mette in ombra la ricchezza di altre peculiarità. La proposta si concretizza nell’individuazione e nella riscrittura, di due luoghi dislocati lungo il sentiero che conduce a Ravello, con l’idea di farne due appendici dell’Antiquarium della Villa Romana, ridefinendone al contempo gli accessi e i percorsi di visita della villa stessa. L’approfondimento alla scala architettonica dei tre temi propone soluzioni capaci di interpretare in maniera convincente i valori dell’esistente, puntando su elementi minimali qualificanti, riconoscibili come inserti contemporanei, misurati in relazione al contesto paesaggistico.

 

SEZIONE DOTTORATO DI RICERCA E ALTRI PERCORSI FORMATIVI PREMIO TESI DI SPECIALIZZAZIONE
Francesca Buccafurri – Angela de Hugo Silva – Mirko Pasquini
Relatore: prof. arch. Stefano Francesco Musso
Tema: “Un palinsesto di pietra: il castello e le mura di Taggia”
Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio
Facoltà di Architettura – Università di Genova
La tesi (2011) è l’esito felice di un percorso raro quanto virtuoso di collaborazione positiva tra l’Amministrazione Comunale proprietaria del bene, la Soprintendenza, incaricata della progettazione, e l’Università. Questa premessa è necessaria non solo per comprendere il contesto di riferimento, ma anche per inquadrare correttamente i risultati di un lavoro che integra il restauro conservativo e la progettazione architettonica con i criteri della conservazione attiva, ponendo attenzione alle previsioni urbanistiche, e alle strategie di manutenzione e gestione. Ne risulta un prodotto di alto livello, scientificamente fondato sul piano teorico e verificato in termini di operatività, facilmente traducibile, senza essere snaturato, in livelli successivi di progettazione. I temi progettuali studiati riguardano il sistema dell’accessibilità, la ridefinizione degli spazi e dei percorsi interni, la realizzazione di servizi accessori. Il dialogo garbato dei nuovi elementi architettonici con le preesistenti non rinuncia ad una propria cifra stilistica contemporanea.

 

PREMIO TESI DI DOTTORATO DI RICERCA
Alessandro Tricoli
Tutor: prof. arch. Giuseppe De Giovanni
Co-tutor: prof. arch. Giuseppe Carta
Tema: “La città nascosta. Strategie e metodi per la valorizzazione del patrimonio archeologico urbano”
Dottorato di Ricerca in: Recupero e fruizione dei contesti antichi
Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia – Università di Palermo
La tesi (2010) affronta il tema della valorizzazione dei contesti archeologici, rovesciando il punto di vista tradizionale che ne considera prioritariamente gli aspetti intrinseci legati ai manufatti storici, e dislocando invece con originalità lo sguardo sulle relazioni con gli scenari della città contemporanea, ritenute a ragione campo specifico di applicazione del progetto di architettura. Il percorso di ricerca, eludendo la questione delle emergenze monumentali riconosciute, si concentra sullo specifico dei reperti archeologici urbani sparsi che emergono dal substrato in situazioni differenti nelle quali le ragioni della tutela si interpongono alle ragioni dello sviluppo e dell’innovazione. L’obiettivo, pienamente centrato, è definire un quadro metodologico per la valorizzazione e l’integrazione urbana dell’archeologia come risorsa, a partire dalla valutazione della normativa, dall’analisi delle problematiche progettuali ricorrenti, dalla raccolta, in un atlante particolarmente ricco e utile alla comunità scientifica, di buone pratiche.

 

MENZIONE D’ONORE
TESI DI DOTTORATO DI RICERCA
Davide Indelicato
Tutor: prof. ing. Gaetano Sciuto
Co-tutor: prof. arch. Caterina F. Carocci, prof. ing. Corrado Franchino
Tema: “Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi nei centri storici. Il caso di Villa Sant’Angelo”
Dottorato di Ricerca in: Progetto e Recupero Architettonico Urbano e Ambientale
Dipartimento di Architettura -Università di Catania
La tesi (2011) affronta il tema della vulnerabilità sismica della città storica in una visione che possa rispondere positivamente alle istanze della sicurezza mantenendo elevati livelli di qualità urbana. L’assunto di base è che se il raggiungimento di un adeguato livello di sicurezza sul nuovo si basa essenzialmente sulla rispondenza alla normativa, per l’esistente, in particolare per gli edifici in muratura, tale garanzia è affidata a una pratica più complessa che consiste prioritariamente nel rispetto della logica con la quale i manufatti sono stati costruiti. La metodologia proposta e sperimentata si basa sulla definizione della nozione di “aggregato edilizio”, individuato come unità minima di intervento. Il percorso dall’analisi al progetto è declinato con chiarezza e dimostra, applicato al caso studio di Villa Sant’Angelo, che anche in condizioni di danneggiamento esteso è possibile lavorare sull’esistente evitando demolizioni totali e politiche di delocalizzazione.

 

BANDO
Download:
Bando in italiano
Bando in inglese
Programma definitivo premio Gubbio 2012 – Scarica il programma delle premiazioni, delle tavole rotonde e della conferenza stampa del premio Gubbio 2012
I premi – Elenco dei premiati e motivazioni delle giurie in formato pdf