Il premio gubbio Sezione Nazionale 2009

Da questa edizione il Premio si è arricchito di una nuova sezione dedicata all’America Latina e Caribe, paesi nei quali negli ultimi anni l’ANCSA ha sviluppato relazioni e rapporti di collaborazione con organizzazioni culturali e studiosi e, in particolare, con le città di L’Avana e Buenos Aires.
II tema del Premio 2009 è il seguente: “Interventi sul patrimonio edilizio e/o iniziative gestionali ed organizzative nel quadro di strategie di riqualificazione di ambiti urbani o territoriali”.
I Premi Gubbio 2009, sezione Nazionale, Sezione Europa e Sezione America Latina e Caribe, sono stati assegnati a:

 

Spazio Vedova alle Zattere, Venezia – progettista Renzo Piano, presentato dalla Fondazione Emilio ed Annabianca Vedova, di Venezia.
Les abords de la Basique de Saint Denis (France) – progetto di Franco Zagari, Jean – Louis Fulcrand e Faouzi Doukh, presentato da Plaine Commune, France.
Riqualificazione integrale del percorso ‘La Ronda’ e conservazione del Centro indigeno di Tulipe, progettato e presentato dalla Arcadia Metropolitana di Quito, Equador.
Il Premio Gubbio 2009 ha conferito, inoltre, Menzioni d’Onore e Segnalazioni a numerosi altri progetti presentati da Amministrazioni Comunali e a Tesi di Laurea e Dottorati di Ricerca realizzati in alcune Università italiane.

 

Scarica il Programma dei lavori e le Motivazioni della Cerimonia di Premiazione del Premio Gubbio 2009:

Programma dei Lavori
Motivazioni

 

VINCITORI

 

Spazio Vedova alle Zattere, Venezia
Enti
Fondazione Emilio Annabianca Vedova
Progettista
Renzo Piano

Lo Spazio Vedova alle Zattere, Venezia, raduna molteplici caratteri di qualità estetica ed urbana che ne fanno un’opera radicalmente contemporanea nel riuso progettuale di un centro storico emergente, una città d’arte, coniugando:

  • il recupero della tradizione con un uso sapiente dell’innovazione, all’insegna, dichiarata, della leggerezza;
  • l’esposizione di opere d’arte del moderno-contemporaneo nel circuito internazionale e la celebrazione di un grande artista anzitutto locale ed in quanto tale universale;
  • una iniziativa privata prestigiosa, la Fondazione Vedova, ed una Amministrazione comunale sensibile ed attiva;
  • in particolare, la promozione dello specifico Spazio Vedova e la sua appartenenza al “chilometro d’arte” destinato ad arricchire ed articolare gli itinerari del turismo artistico della città.
  • La consuetudine precedente di Emilio Vedova con lo spazio dei Magazzini del Sale, nonché con Massimo Cacciari oggi sindaco, e con Germano Celant consulente dell’opera, testimonia una continuità culturale preziosa nel distinguere lo Spazio Vedova dall’ipermuseo planetario omologante.
  • Renzo Piano ha interpretato il tema, insieme ad un gruppo pregevole di progettazione, con un uso sobrio dell’innovazione che mette a frutto l’esperienza di un’ampia opera dell’autore sull’architettura museale ed espositiva, e che è capace di risolvere il problema del rapporto tra la quantità delle opere in archivio e quantità e qualità delle opere mostrate, in serie successive di una decina. Anzi lo mette a frutto, se è vero che una fruizione dinamica e leggera -assistita però dalla presenza di alcuni lavori stabili- costituisce un valore aggiunto e coerente con lo spirito dell’artista.

MENZIONI

 

Città dell’altra economia, ex Mattatoio di Testaccio, Roma
Progettista
Luciano Cappelloni